Tradimento finale by James Patterson & Maxine Paetro

autore:James Patterson & Maxine Paetro [Patterson, James & Paetro, Maxine]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Longanesi
pubblicato: 2017-12-28T22:00:00+00:00

54

Mi preparai per l’appuntamento con John Carroll alle sette e mezzo del mattino. Mi misi i pantaloni del giorno prima, una camicia pulita e la giacca più elegante che mi ero portata.

Il National Mall è un lungo parco fiancheggiato da alberi da cui si godono scorci spettacolari sul Lincoln Memorial e sul Campidoglio. Era a tre isolati dal mio hotel. Attraversai Constitution Avenue e percorsi il sentiero centrale senza riuscire a godermi la passeggiata.

Ero troppo in ansia per l’incontro con Carroll. Speravo con tutto il cuore che mi dicesse che le mie paure erano ridicole, che Joe era impegnato in una missione strategica di importanza nazionale, stava bene e non aveva niente a che fare con Alison Muller.

Vidi un uomo su una panchina che guardava assorto la Reflecting Pool. Bianco, slanciato, capelli castani radi, sulla cinquantina, indossava scarpe da corsa, calzoni azzurri e giacca a vento nera. Mi avvicinai e notai che nella destra stringeva un bastone in alluminio.

«Il signor Carroll?» chiesi.

L’uomo alzò la testa e annuì. Mi presentai.

Mi fece segno di sedermi vicino a lui e ubbidii. «June mi ha detto che voleva informazioni a proposito di Alison Muller, ma non mi ha spiegato perché.»

«Lavoro nella squadra Omicidi del dipartimento di polizia di San Francisco. Pensiamo che Alison Muller sia stata testimone di un evento delittuoso.»

«Non sarebbe la prima volta. La cercate in quanto persona informata dei fatti, dunque?»

«Esatto. Mi può aiutare?»

«No. Non vedo Alison Muller da anni, per mia fortuna.»

Strinse il bastone e lo piantò nel terreno, preparandosi a andar via.

«Aspetti, signor Carroll. Sto cercando anche mio marito, Joe Molinari. June sospetta che potrebbero essere insieme» gli dissi. Mi sorpresi di averlo detto ad alta voce. «Se lei ha qualche informazione...»

«Su Joe Molinari? Accidenti!» John Carroll si risedette sulla panchina e sorrise. «Non dubito che la Muller sappia dov’è Joe Molinari. Mi scusi, ma lei si rende conto che sta ficcando il naso in un vespaio?»

«Sì, certo» risposi, un po’ troppo in fretta. Carroll però non sembrava essersene accorto.

«Ho lavorato con Joe all’inizio degli anni Novanta. Era in gamba, avrebbe potuto fare una bella carriera. Sono rimasto stupito, quando è passato all’FBI. Proprio vero che ognuno è fatto a modo suo.» Prese fiato. «E lei? Che tipo! Sonja Dietrich, Alison Muller. Intelligentissima. Gli uomini non riuscivano a resisterle. Peccato per loro. Facevano follie per lei, le dicevano tutto quello che voleva sapere. Ci sono cascato pure io.»

Non replicai. Non mi schiarii neppure la voce. Volevo ascoltare tutta la storia e Number Six sembrava disposto a raccontarmela.

«Ero sposato, quando l’ho conosciuta. Con mia moglie, Sadie, andava tutto bene. Avevamo due figli meravigliosi. Quella sirena mi ha fatto perdere completamente la testa. A un certo punto, quando ormai ero compromesso fino al collo, è andata a raccontare al comando centrale che ero inaffidabile. Cosa vera, peraltro: le avevo rivelato alcune informazioni riservate e lei mi aveva registrato. Non potevo credere che mi avesse fatto una carognata del genere. Proprio a me...»

L’ex agente della CIA continuava a fissare la Reflecting Pool, perso nei ricordi.

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